Rosazza

Sarò sincero: fino a pochi mesi fa non ero neanche a conoscenza di questo comune di ben 95 abitanti situato in provincia di Biella. Poi un giorno, un mio amico, vedendo un servizio su Focus, me ne ha parlato e mi sono incuriosito. Cosa avrà di speciale un paese a dir poco microscopico? Molti simboli massonici, uno strano castello, finte rovine, un orso di pietra e tanto mistero.

A meno che tu non sia un parente o un conoscente di uno degli abitanti di questo paese, dubito che tu sappia dove si trovi. Ora, per fortuna, abbiamo la tecnologia e strumenti come Google Maps e navigatori satellitari che possono aiutarci. Quindi, giusto per avere un’idea su dove sia Rosazza e come raggiungerla, allego una mappa in modo da darti qualche informazione in più.

Il personaggio più illustre del paese, Federico Rosazza, fu Senatore del Regno e Gran Maestro Venerabile della massoneria Biellese. La mia prima ed unica visita a Rosazza risale al 1° Maggio 2015 sotto una pioggia sottile ma costante, 12 gradi e una nebbiolina che donava un’aria spettrale al paese. Più che la primavera, sembrava la classica giornata uggiosa da pieno autunno.

Proprio il clima ideale per visitare un paese semi deserto e cosparso di simboli massonici dove è più facile vedere un gatto passeggiare per strada che una persona affacciata al balcone. Al posto della grigliata al sole, per scaldarmi, ho mangiato polenta e selvaggina nella trattoria di fronte alla parrocchia. Locale un po’ spartano, cibo buono e prezzo più che onesto.

Come arrivare: da Torino a Rosazza ci sono circa 100 km per 1h e 30m considerato che il tratto autostradale è poco più della metà del percorso. Tutto il resto è fatto di strade provinciali dove non è difficile trovare diversi autovelox. Meglio quindi impiegare qualche minuto in più che regalare soldi a qualche comune che molto probabilmente non visiterai mai nella tua vita.

Consigli: considerato che siamo a quasi 900 metri di quota è meglio non indossare abiti troppo leggeri a meno che non ci si vada d’estate. Indossa scarpe comode perché il paese si visita solo a piedi e non spaventarti se non incontri nessuno durante il percorso.  Gli abitanti sono davvero pochi e molti alloggi sono seconde case. Portati anche l’occorrente per fare uno spuntino.

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