Vercelli admin, 24 Giugno 201731 Dicembre 2019 Vercelli è la seconda tappa del tour dei capoluoghi di provincia piemontesi in bici. E’ il 24 Giugno è fa un caldo micidiale. Sicuramente abbiamo scelto il periodo sbagliato per visitare la capitale italiana del riso. Ero dannatamente indeciso se visitare Vercelli perché, la sera stessa, avrei dovuto andare a Superga a fotografare i fuochi di San Giovanni con un amico ed ex collega. Usciti dalla stazione e superata Piazza Roma imbocchiamo Corso Giuseppe Garibaldi. Con enorme sorpresa vedo che si tratta di un lungo viale alberato con una pista ciclabile per senso di marcia! Iniziamo decisamente bene la pedalata anche se l’asfalto in alcuni punti è parecchio deformato a causa dell’azione delle radici degli alberi. Non importa, è comunque una ciclabile. Pedaliamo in cerca di resti del passato romano della città ma Trip Advisor si rivela poco preciso così come alcuni indigeni che ci fanno andare verso lo stadio Silvio Piola. Tutto recintato a causa dei lavori in corso. Niente tracce romane ma, in compenso, noto che diversi edifici hanno un aspetto tremendamente neoclassico! Direzione nord e sosta alla parrocchia di San Cristoforo. Una rastrelliera davanti alla chiesa ci permette di parcheggiare le bici in sicurezza ed entriamo in chiesa. Molto piccola ma anche molto bella e con diversi affreschi ancora in discreto stato di conservazione. La fame inizia a farsi sentire e pedaliamo (spesso contromano perché “così facciamo meno strada”) ed arriviamo nella bella Piazza Camillo Cavour ancora poco affollata. Parcheggiamo le bici nella rastrelliera di Via Galileo Ferraris 9 e ritorniamo in piazza. Colazione al bar Cavour e subito notiamo la presenza delle zanzare: tante zanzare!!! Chiediamo come fare per visitare la torre dell’angelo ma ci dicono che non è visitabile. Delusi chiediamo info per l’antico broletto, ovvero la piazza dove nel Medioevo il popolo si radunava in assemblea. Arriviamo così in piazza Palazzo Vecchio e subito un cane di piccolissima taglia cerca di aggredirmi e di mangiarmi la ruota anteriore. La padrona, scusandosi, mi ha detto che è spaventato dalle bici. La piazza è piccola ma carina. Anche la fontana posta nel suo centro lo è. Facciamo le foto di rito e pianifichiamo la prossima tappa: la sinagoga di Vercelli. Una visita veloce solo esternamente, poi scendiamo per via Foa e sosta alla chiesa di San Giuliano. Qui incontriamo un certo Marco, cinquantino ma giovanile che, incuriosito dai nostri discorsi da forestieri, ci ha fornito alcune info sulla città. Da anni emigrato ad Ibiza, felicemente in pensione e allevatore di carpe koi (delle quali mostra fiero i tatuaggi sulle braccia). Dopo aver guadagnato un contatto per Ibiza abbiamo passato in veloce rassegna: Piazza dei Tizzoni, Museo Borgogna, Palazzo Avogadro di Quinto (ora De Rege – Thesauro), Teatro Civico e Torre degli Avogadro in via Verdi. Sosta al Caffè Verdi (ottimo caffè shakerato), approfittando della vicina rastrelliera, in modo da riposare le gambe e decidere il prossimo obiettivo. Parrocchia Di S. Bernardo e della Madonna degli Infermi, l’Arca Vercelli e, proseguendo verso nord, arriviamo all’imponente Duomo di S. Eusebio. Imbocchiamo Via Monte di Pietà, svoltiamo a destra in via Galileo Ferraris fino ad arrivare alla basilica di Sant’Andrea. Visitando il chiostro si viene avvolti da un silenzio surreale che dona una pace piacevolissima. Che pace!!! Usciamo e ci troviamo dietro al Salone Dugentesco a decidere il da farsi. Dopo aver capito che eravamo a buon punto con la visita, abbiamo deciso di mangiarci un panino nel vicino parco Kennedy in modo da non stare sotto al sole cocente. Niente sole cocente ma…tante zanzare! Mangio il panino camminando avanti e indietro per sfuggire alle sanguisughe volanti. Dopo aver visto gli orari dei treni decidiamo di chiudere il pranzo con un gelato. Anche qui, per andare sul sicuro, cerchiamo Grom. Percorriamo tutto Corso Giuseppe Garibaldi fino ad arrivare in Corso Libertà 4. Gelato ottimo e qualche minuto di sosta. Visita al palazzo degli oblò (Via Mameli 9) e poi verso la stazione sita in Piazza Roma. Relax durante il ritorno in treno. Biglietto andata: 6,35 euro – Biglietto bici: 3,50 euro – Totale (A/R + bici): 16,20 euro Cosa ho apprezzato: sicuramente la quantità di ciclabili e di rastrelliere sparse un po’ ovunque. La bella Piazza Cavour con i suoi portici e Piazza dei Pesci con la sua fontana. Un po’ tutto il centro storico in generale ma ancor di più la basilica di Sant’Andrea con il suo chiostro. Per una sosta con caffè consiglio il Caffè Verdi in Via Verdi in Piazza Pugliese Levi 2. Cosa non mi è piaciuto: qui è davvero difficile dire cosa non mi è piaciuto perchè Vercelli, secondo me, merita davvero tanto. Potrei rispondere “le zanzare” ma non credo che si possa fare molto contro di loro. Gli aspetti positivi li ho detti. Per quelli negativi, invece, facciamo che ci penso un po’ e poi ve li dico ;-) …sempre se li trovo. Mountain bike Viaggio bianchibicicicloturismokumapiemonterastrellierevercellizanzare