Asti admin, 18 Giugno 201731 Dicembre 2019 Asti, città famosa per lo spumante e per il palio (ma non solo), è la prima tappa del mio giro in bici dei capoluoghi di provincia piemontesi. L’idea di questo tour, a dire il vero, appartiene al mio amico Luigi (chitarrista elettrico degli Stereotomy) con il quale condivido la passione per la bici. Lo spostamento fino alla città di destinazione avviene in treno e poi da li inizia la pedalata. Con il treno bastano 45 minuti per arrivare ad Asti da Torino. Mattina decisamente calda nonostante sia il 18 Giugno. Dopo aver circumnavigato Piazza Campo del Palio abbiamo cercato subito un bar per fare una seconda colazione. Siamo finiti al Bar Cocchi in Piazza Vittorio Alfieri 64. Personale cortese, caffè molto buono e brioches buonissime! Ve lo consiglio caldamente. Il mio amico Luigi stravede per l’arte espressa soprattutto dalle chiese e gli edifici di culto in generale. Io, invece, apprezzo l’architettura in generale e adoro lo stile liberty. Pedalando per il centro storico semi deserto (è comunque domenica mattina) ho potuto notare l’abbondanza di pavè. Nonostante abbia una mountain bike ammortizzata, odio il pavè e lo trovo fastidioso. Sanpietrino dopo sanpietrino visitiamo Piazza San Secondo (con l’omonima collegiata), Piazza Roma, diverse chiese e soprattutto un numero enorme di torri! Torre Ponte di Lombriasco, torre dei Guttuari, torre Rossa, torre Comentina e tante tante altre. Pausa pranzo e relax in Piazza della Resistenza e poi di nuovo a pedalare. Gelato da Grom in piazza San Secondo. Proprio affianco a questa piazza c’è l’Ex Casa del Fascio di Asti. Edificio sicuramente imponente ma con una forma decisamente ambigua. Provate ad osservarlo in 2D da Google Maps o, dal vivo, frontalmente e dalle scale che salgono da Piazza Campo del Palio. Il regime, molto probabilmente, voleva far notare di essere….come dire….molto virile! Ancora un attimo di relax al Parco della Resistenza sorseggiando un buonissimo caffè shakerato e poi il rientro in stazione ad aspettare il treno per ritornare a casa. Asti mi è piaciuta, sicuramente ci sono ancora diverse cose che non ho visto e quindi mi piacerebbe ritornare. Cosa ho apprezzato: sicuramente il Bar Cocchi, le viuzze del centro strorico e le sue numerose torri ma anche il gelato di Grom a chiusura del pasto. Magari ci sono gelaterie artigianali anche migliori ad Asti, non lo metto in dubbio. Con Grom, però, diciamo che si va abbastanza sul sicuro ed evita di girare come i matti per cercare una gelateria. Cosa non mi è piaciuto: sicuramente tutto il pavè del centro sul quale ho pedalato ed imprecato (mentalmente) e la quasi totale assenza di rastrelliere nonostante ci sia parecchia gente in bici. Mi sembra che anche le fontanelle scarseggino e questo, soprattutto col caldo primaverile, non aiuta se ci si muove in bici. Mountain bike Viaggio astibianchibicicicloturismokumapavèpiemontetorri