Amsterdam

Città strana, a tratti quasi finta, esagerata. La prima volta ci sono stato per un viaggio culturale e la seconda per un addio al celibato. Ovviamente non posso mostrarti le foto dell’addio al celibato ;-) Gli olandesi veri sono difficili da trovare ed è molto più facile, invece, sentir parlare tutte le altre lingue del mondo. Il pericolo maggiore ad Amsterdam? Sicuramente la loro cucina tipica!

Ho apprezzato molto il fatto che praticamente a qualsiasi ora del giorno e della notte si possa trovare del cibo ma, quello tipico, devo dire che non mi è piaciuto molto. Zuppe incandescenti e salse messe ovunque non fanno per me. Se ami il cibo di strada non potrai non provare il panino con l’aringa! Il sapore è un po’ forte ma è sempre meglio che alimentarsi a fast food.

Ho trovato un po’ strano ma piacevole (soprattutto il primo giorno) il fatto che le biciclette abbiano la precedenza su qualsiasi altro mezzo. Credo che difficilmente da noi si potrà realizzare qualcosa di simile per limitare (o disincentivare) l’uso dell’automobile. Attualmente l’Olanda ha circa 32000 chilometri di piste ciclabili. Chissà se e quando l’Italia arriverà a tanto!

C’è da dire che Amsterdam, però, non è solo coffee shop e ragazze in vetrina nel quartiere a luci rosse. Se ti piace camminare e non ti spaventano le code, ad esempio, ci sono diversi musei molto interessanti: il rijksmuseum, il museo dell’Heineken, quello di Van Gogh, Nemo (il museo delle scienze progettato da Renzo Piano), la casa di Anna Frank, il museo del gatto e molti altri.

Entrambe le volte sono stato all’Heineken Museum (sito in Stadhouderskade 78) e mi sono divertito tantissimo. La prima volta, in compagnia di un “mastro  birraio” palesemente ubriaco ho imparato a spillare la birra e la seconda volta alcuni connazionali (forse astemi) ci hanno omaggiato i pin del braccialetto (dato all’ingresso) con il quali abbiamo testato i diversi tipi di birra.

Come arrivare: i consiglio, ovviamente, l’aereo. Organizzandoti per tempo, inoltre, troverai voli economici con diverse compagnie aeree. Sconsiglio il viaggio in auto (costa più la vignetta autostradale svizzera che un volo low cost) o in moto se hai a disposizione i classici 3 giorni del fine settimana. Un camper, però, può tornare utile per vedere anche altre città nei dintorni.

Consigli: portati un k-way o una giacca a vento, il clima non è proprio mediterraneo. Non fumare fuori dai coffee shop e NON CAMMINARE nelle piste ciclabili. Niente foto nel quartiere a luci rosse e, se proprio non puoi fare a meno del cibo italiano, scegli con attenzione il posto in cui vuoi mangiare. Acquista online i biglietti dei musei in modo da evitare code chilometriche.

Ecco un po’ di foto dei due viaggi in ordine cronologico.

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